giovedì 27 dicembre 2012

Me & Hyppo - True Story

Scene di panico all'aeroporto di Napoli.


Il ritrovamento di un ippopotamo rosa ha messo in crisi il metal detector e gli uffici competenti.
Nella settimana di "lunghe ed attente" ricerche tra Europa e Stati Uniti, è stato avvistato a Bordeaux sotto le grinfie di un certo Pellissier. Ogni sera, però, alle squadre speciali di Alitalia sembrava che magicamente riapparisse nella romantica città di Parigi. Forse qualche appuntamento galante lo ha fatto roteare ripetutamente sui nastri trasportatori di quella zona, per colpa di AirFrance.
Compilata una lista del contenuto e degli effetti personali che aveva con sè, Hyppo è stato lasciato a piede libero per ben una settimana.
Al mattino presto lo si vedeva fare capolino dall'aeroporto parigino CDG. Durante la mattinata si perdevano le sue tracce, probabilmente per qualche bug spazio-temporale. Ma bastava chiamare gli agenti italiani, rispondere da 1 a 5 al questionario di gradimento e riappariva magicamente a Bordeaux . Alla sera, la scena si ripeteva. Di nuovo sulla torre Eiffel.

Ad Hyppo veniva promesso di ritornare dalla sua amata, ma è stato davvero difficile riacchiapparlo. Lui ed il suo bollino prioritario. Molto stanca e senza mutande, un giorno la sua piccola Honey scrive la letterina a Babbo Natale confessando di essere stata davvero buona quest'anno. Prima ovviamente, di scatenare l'inferno tra i centralini.
Disperata, inizia ad incattivirsi e tra chiacchiere da call center, insinua, investiga, urla e si incazza con i poverini che nemmeno riuscivano a leggere il "pir", la "schermata" e il "riavviamento", confusi tra un panettone ed un pandoro.

La notte della vigilia, la piccola Honey chiede a Santa Claus di farle la grazia. La mattina di Natale chiama di nuovo Alitalia per avere notizie. E' sicura di averne di buone perchè la sera prima Hyppo era stato avvistato a Napoli!!! L'operatore escalma: 
Signora è ancora in ricerca, dobbiamo aspettare.
L'occhio di piccolaHoney inizia a battere, i denti digrignano, le mascelle si scompongono. Un sospiro e poi "va bene Buon Natale, afammocc".
Il pensiero di stare senza Hyppo è insopportabile e così inizia la ricerca del Numero Salvatore, quello che le permetterà di stabilire una connessione tra lei e il suo chiatto amato rosa. Ci riesce.
Prende appuntamento per il ritiro in aeroporto. 

Ufficio Lost&Found
Nell'ufficio domina una Ugly Betti, molto ugly poco Betti, che con una colpo di reni mi conduce nelle carceri dell'aeroporto, passando per un metal detector, tra gli occhi compiaciuti di agenti in divisa. Buon Natale Buon Natale.... 'Sta pizza!

Rivedo Hyppo tra gli strascichi di guerra, povero, rosa e tutto sporco. Subito lo abbraccio e lo porto via.

All'uscita. L' "Ufficiale" con la panza di Babbo Natale esclama:
"Sei fortunata, solo sette giorni." - Azz! 
E mi fa quattro domande dandomi del tu:
1. Vuoi dichiarare qualcosa, che ne so, hai comprato qualcosa?
2. Hai oggetti di valore qua dentro?
3. Hai acquistato roba tecnologica cara? Cellulari, Internet e computer?
4. Hai roba da mangiare?
Io, con un certo contegno rispondo a tutte e quattro le finissime domande.
E poi mi lascia andare. MA COME, COSI??????
HONEY  - "Scusi, ma non mi chiede nemmeno un documento?"
UFFICIALE PANZUTO - "Si mò mò glielo chiedo alla fine. Mi cacci un documento, lo tiene il passaporto?"
Tre ore fingendo di guardarselo, senza nemmeno avermi chiesto il nome... Ok Ciao, Buon Natale.

MA COME COSI??? 
HONEY - "Mi scusi, siccome mi hanno informata di aver aperto il mio bagaglio, vorrei controllare che tutto sia in ordine."
UFFICIALE PANZUTO - "Apri ià. Chè 'e cuntrullà?!"
Era effettivamente tutto in ordine. Ma lui si sofferma sui miei Marshmallow a forma di Babbo Natale ricoperti di cioccolata. E me li schiaccia, giusto per cazzima:
UFFICIALE PANZUTO -  "Che 'e controllat'? Pecchè nun c'era nient' a cuntrullà".
Sono buona, auguro buone feste e me ne vado a braccetto di Hyppo, dopo una settimana di assenza.

Vabbè fine della storia. Lascio Capodichino con Hyppo finalmente tra le mie braccia, gli auguri di Natale dell'ufficio Lost&Found, la convinzione che chiunque poteva prendersi il mio chiattone rosa visto che nessuno ha chiesto i miei documenti e che al call center di alitalia ti stupiteano solo.
Ma io ho stupetiato loro. Buon Natale, Tutti hanno avuto i loro regali. 





 

3 commenti:

Flapane ha detto...

Non avrebbero dovuto recapitartela a casa?


>E poi mi lascia andare. MA COME, >COSI??????
>HONEY - "Scusi, ma non mi >chiede nemmeno un documento?"

Questo dev'essere il compare di quello che, mesi fa, non aveva voglia di aprire il varco doganale per i cittadini UE, e disse (nella stessa lingua) ad italiani e stranieri UE: "vabò, ià, passate di qua", indicando il collega del varco extra-UE, che faceva finta di controllare i documenti con le sue mani sudaticce.

Leila on the rainbow ha detto...

Flap, ho scelto io di fare pickup proprio in previsione di un possibile disastro (e mi sa che ho fatto bene, visto nello stesso giorno ho assistito alla scena di una coppia francese cui hanno recapitato i bagagli ad un indirizzo napoletano in cui un tizio si è finto portiere del palazzo e quindi si è preso le loro borse!!)

E per quanto hai scritto, quoto perfettamente!! Ho assistito anche io alla stessa scena! :)

Roba da matti!

Flapane ha detto...

Oh my, le comiche... a pensarci bene, qualora dovesse mai succedere, conviene davvero andarsela a prendere di persona!